IL CALCARE TI RUBA I SOLDI QUANDO DECIDE LUI. POSEIDON: LA SOLUZIONE DEFINITIVA DA CONSIGLIARE AL TUO VICINO (E NON SOLO)

Quando cambi casa traslochi,  ristrutturi, hai migliaia di cose in testa: rogito, preventivi, impresa edile, idraulici, come posizionare il divano, il colore delle tende, le piastrelle…

L’elenco è infinito, figurati se ti può venire in mente IL CALCARE!

A prima vista sembra l’ultima voce in ordine di importanza… ti pare che vai dal notaio, dal piastrellista o a scegliere i lampadari e… “ehi! amore, non ci dimentichiamo IL CALCARE eh?!”?  Eppure proprio IL CALCARE in alcuni casi può far piangere di colpo il tuo portafoglio.

E questo esborso ingiusto , questo furto programmato può colpire in qualsiasi momento. E’ proprio questo il brutto: il programma delle tue spese lo decide IL CALCARE!!!

Ci vorrebbe una via di fuga sicura in questi casi, un tasto di emergenza da premere prima che sia troppo tardi..

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Altrimenti si fa la fine di Stefano e Simone.

Lo sventurato e ignaro Stefano ha cambiato casa da poco e da poco ha finito di seguire i lavori di sistemazione dell’appartamento.

Niente di colossale , nessun 110% o demolizioni, sostituzione pavimenti  o rifacimento totale dell’ impiantistica.

E aggiungo, per fortuna.

La sua nuova casa era in ottime condizioni, quasi solo da entrarci dentro con le valige, le lenzuola e l’arredo.

Era bastata qualche rasatura qui e lì ,una bella pitturata, una rivisitazione dell’impianto elettrico con aggiunta di qualche punto luce e presa, qualche piccolo lavoretto nel giardino.

l’Impianto idraulico intonso,  rifatto di recente insieme ai pavimenti.

Comunque insomma, qualche soldino era stato speso dopo l’acquisto tra  pittore, elettricista, comprare punti luce  nuovi da interno ed esterno, arredo etc..

Ma tutti si sono impegnati al massimo in perfetta coordinazione ed ecco finalmente il trasloco.

Casa immacolata, Stefano si sistema per benino, attacca mensole, riempie armadi, che bello!

Passare da un secondo piano con balcone ad un piano terra incredibilmente soleggiato con ampia pavimentazione esterna non ha prezzo! Soprattutto per chi ha il pollice verde, due gatti e un debole per il barbecue.

La tana è pronta, Stefano è dentro da neanche una settimana, si gode il suo nuovo letto, in una di quelle nottate un po’ piovosette che  ti fanno gustare ancora di più materasso e piumone, quando nel cuore della notte si sveglia per andare in bagno.

Prima di alzarsi sente un gocciolare molto vivo, quasi stereofonico.

Sembra venire da fuori ma sai, casa nuova, rumori nuovi…..

Si alza, fa due passi nel dormiveglia , accende la luce ma sembra non ci sia corrente.

Buio totale. Sarà andata via la luce a tutto il condominio , sai come sono i temporali…

Fa un passetto e mezzo a tastoni nel buio a piedi scalzi e…. “ciaf!  Ciafff!!”, sente come una sensazione di bagnato . Sì, orecchie e piedi dicono proprio quello: “Ciccio, c’è un problema di acqua”.

Di colpo è sveglio come se stesse lavorando da 3  ore  dopo 3 caffè, prende il cellulare, fa luce e vede che il laghetto sul pavimento arriva fino al bagno.

Guarda in basso per capire da dove viene l’infame pozza d’acqua. Perde il lavandino nuovo? Il bidet?

No,  il problema viene dall’alto. Questa volta è la sua testa bagnata a dargli l’intuizione.

Alza la testa ed ecco ” l’Orrore”.  Dalla plafoniera nuova del bagno scende una allegra cascatella di acqua.

Cioè, la plafoniera è piena nemmeno fosse un acquario, e l’acqua trasborda fuori copiosa!

Telefona ! Citofona , scampanella al proprietario di sopra! Sbrigati! Anzi, fatti prima dare il numero (che non hai) del proprietario di sopra dai tuoi nuovi vicini ! Esci di fuori ai contatori! Telefona mentre esci fuori ai contatori dell’acqua al buio, sotto la pioggia, alle 4 di mattina!

Dal sogno all’incubo, il proprietario  dell’appartamento di sopra non c’è e non risponde.

“Sta ristrutturando, anche lui ha comprato da poco! Per questo non c’è nessuno” sussurra un altro vicino di casa dalla porta d’entrata, svegliato dal parapiglia generale .

Alla fine con l’aiuto dei vicini, bagnato dentro casa e bagnato fuori che ancora piove, Stefano riesce a chiudere il contatore dell’acqua, quello  giusto.

Torna a casa e la cascata continua.

corridoio di Stefano 6 ore dopo

E ti credo, se hai 5 cm di acqua tu al piano di sotto pensa quanta acqua ancora c’è al piano di sopra!

L’acqua scende indisturbata per altre 3 ore dal soffitto e percorre tutte le pareti del bagno, del corridoio, della stanza accanto e di parte del salone.

Un bel servizietto per i soffitti e le pareti appena pitturate.

Senza parlare dell’impianto elettrico.

Ad asciugare tutto il pavimento Stefano impiega  4 ore.  E lo fa sempre al buio, ovvio, per paura di rimanere fulminato.

Alle 8 e mezzo di mattina invece di cornetto e cappuccino a Stefano toccano  ancora straccio, secchio e una lunga lista di imprecazioni .

 

parete del bagno di Stefano

Arriva  allarmato Simone, il proprietario dell’appartamento di sopra, insieme agli operai che dovevano iniziare lavori di rasatura.

Simone aveva anche chiamato il suo idraulico Demetrio, per capire cosa era successo. Salgono tutti per indagare.

Ed ecco il criminale.  Un criminale che studia il colpo a lungo e sceglie proprio il momento meno adatto per fare centro.

Ma non c’è mai un momento adatto per questo genere di cose.

Vedono che il lago fortunatamente (?) è quasi prosciugato, perché gran parte dell’acqua era già finita tutta di sotto da Stefano.

Dopo una rapida perlustrazione si arriva nel luogo del delitto: il tubicino dello sciacquone del water era scoppiato.

E chi lo aveva fatto scoppiare? Così in piena notte? In quella notte alle 4 di mattina? Proprio quella notte, non 10-15 notti prima che ancora si doveva pitturare casa e finire di collegare i nuovi punti luce.

Non un mese prima o poco prima del rogito, che erano ancora affari del vecchio proprietario.

Quel tubicino maledetto lo aveva fatto scoppiare lui (penso lo avevi già capito): IL CALCARE.

ecco come era combinato il resto dell’impianto idraulico (geberit n.2)

Si fanno tutti un giro sui vari rubinetti e anche il resto delle tubazioni non stava meglio!

Il rubinetto filtro del bidet del povero Simone si presentava come un piccolo lavoretto in marmo, IL CALCARE era perfettamente levigato e otturava l’uscita nemmeno fosse stato rasato da un muratore.

Mentre Stefano, sfinito dalla lunga nottata, fa a mente i conti di quanto  gli sarebbe costato in futuro questo CALCARE e  Simone fa la stessa cosa e in più conta i danni che deve ripagare a Stefano.

Mentre Simone faceva i suoi conti, calpestando il Parquet nuovo completamente gonfiato e danneggiato irreparabilmente, ecco che l’idraulico Demetrio, col suo ficcante accento calabrese, getta speranza nei cuori dei nostri sventurati amici.

” Ma scusate, lo conoscete il Poseidon? ”

Il Solubilizzatore di CALCARE Poseidon è la soluzione definitiva per proteggere tutto l’impianto idraulico dalle incrostazioni di CALCARE , per evitare di trovarsi nei panni bagnati di Stefano e Simone.

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Rubinetto filtro del bidet di Simone ( lavoro in marmo levigato ad acqua dura-2021)
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Max

 

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